Slava Polunin, considerato "il miglior clown del mondo", in tournée in Italia con lo spettacolo “SLAVA’S SNOWSHOW” da febbraio alla fine di aprile 2008. Il Times l'ha definito "un classico del teatro del XX secolo".
E i riconoscimenti internazionali sono sempre stati su questo livello, fino al Time Out Award. Trionfì ovunque, adorazione in salita perenne. Forse Slava Polunin non pensava di raggiungere tali vette. E non ha mai fatto le cose "così, tanto per fare". Non si è mai adagiato, niente allori su cui riposarsi. Tutto nella sua vita è ponderato e accuratamente soppesato, persino le imprese più pazze, più incredibili, più avventurose. E nel raggiungere i suoi scopi è concreto, tranquillo e imperturbabile.
Evidentemente è sempre stato così; da quando ha lasciato la sua nativa Novosil (una piccola città nella provincia di Orlovsk) per vedere la più bella città del mondo, Leningrado, fin ad allora immaginata attraverso le lezioni di geografia della sua insegnante; oppure quando ha lasciato l'Istituto di Ingegneria ed Economia di Leningrado non curante dell'aspettativa di sua madre di avere un figlio ingegnere; o ancora quando, in maniera autonoma, ha iniziato a lavorare nella pantomima, questa arte intrigante ricca di segreti.
"Slava's snowshow" è uno spettacolo in movimento, in continua evoluzione di idee, innovazioni ed invenzioni, sulla base della celebre "expressive idiotism" (idiozia espressiva), la sua pantomima eccentrica e unica che l'ha reso popolare in tutto il mondo. La creazione di Asisyai, il suo clown più famoso: una figura commovente e ironica vestito di una tuta gialla da lavoro e con un paio di pantofole rosse soffici. Questo personaggio meditabondo, gentile e poetico è nato prendendo spunto dalla tristezza poetica dei clown di Leonid Engibarov, dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel Marceau, dall'umanità e dalla comica amarezza dei grandi film di Chaplin. Slava li considera come i suoi maestri. Per il suo debutto, Asisyai è apparso davanti a milioni di spettatori nella puntata di Capodanno (1980-1981) della trasmissione televisiva "Light Blue Fame" in uno sketch con due enormi telefoni gonfiabili. Qui per la prima volta il pubblico ha ascoltato il suo discorso sull'amore, sulla solitudine, sul desiderio della comprensione umana, sulla felicità della scoperta e sull'amarezza della perdita che accompagna l'eroe di Polunin - e il clown stesso - al suo pubblico nei più disparati angoli del pianeta.
Molti degli ex-allievi di Slava hanno oggi delle proprie compagnie e alcuni hanno preso parte alle produzioni del Cirque du Soleil. Slava's snowshow viene presentato in tournée in più di 25 paesi e a più di un milione di spettatori. Le sue tre recite all'Hackney Empire sono sufficienti per renderlo famoso. Nel 1989 Slava riunisce un gruppo di 150 clown per un tour della durata di sei mesi che tocca le maggiori capitali dell'Europa Orientale ed Occidentale; è il The Mir (Peace) Caravan. Più di 50 compagnie locali si aggiungono ad ogni tappa ingrandendo sempre più la già grande compagine di artisti. Ancora oggi, Slava è Presidente dell'Academy of Fools da lui fondata e che ha prodotto più di trenta tra spettacoli e rassegne tra le quali:
Recentemente Slava ha debuttato in Europa con lo spettacolo Diabolo e sta lavorando ad altre tre creazioni, Baden-Baden, Schisok, Ship of Fools che verranno presto presentate al pubblico. L'ispirazione creativa di Slava ha uno scopo ben preciso: portare il clown teatrale nel 21esimo secolo continuando a incantare le famiglie di tutto il mondo.
TOURNEE’ ITALIANA di SLAVA'S SNOWSHOW:
5-10 febbraio 2008 TRENTO TEATRO SOCIALE
12-17 febbraio 2008 FIRENZE TEATRO VERDI
11-16 marzo 2008 MODENA TEATRO STORCHI
19-22 marzo 2008 RIMINI TEATRO NOVELLI
26-30 marzo 2008 ASSISI LIRIK THEATRE
2 e 6 aprile2008 PALERMO TEATRO BIONDO
11-30 aprile 2008 MILANO TEATRO STREHLER
Teatro